Casato dei Lanza Branciforti Casato RR |
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| Racconti - Racconti della buonanotte Vol. II - Princess91 | |
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Spirito del castello Admin
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| Titolo: Racconti - Racconti della buonanotte Vol. II - Princess91 Mar Lug 13, 2010 9:06 pm | |
| "Racconti della buonanotte" Vol IIPrincess91
Ultima modifica di Spirito del castello il Gio Set 09, 2010 11:05 pm - modificato 1 volta. | |
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| Titolo: Re: Racconti - Racconti della buonanotte Vol. II - Princess91 Mar Lug 13, 2010 9:08 pm | |
| I Una farfalla volava instancabile tra i fiori, quando d'un tratto un pianto sommesso la fece sobbalzare. "Che fatto insolito in un giardino" pensò. Mentre pensava, impaurita e distratta si spezzò le ali andando contro un alberello. Anche la farfalla iniziò a piangere e a singhiozzare piano: "Che mai sarà di me adesso! Non volerò più... morirò di tristezza!" E mentre si lamentava, si ricordò del pianto che aveva udito e che l'aveva incuriosita. Così chiese al vento: "Chi piangeva prima di me?" Dal giardino rispose una vocina: "Piango io, stelo nudo senza fiore, perchè una folata di vento me l'ha portato via. E a che serve uno stelo senza fiore?" La farfalla intanto si trascinò stancamente fino a quel povero stelo che le stava parlando. "Non sei il solo a soffrire: infatti con le mie ali spezzate, non volerò mai più libera nell'aria" Lo stelo tacque per un attimo e sembrò riflettere, ma durò così tanto il suo silenzio, che la farfalla quasi si innervosì. Alla fine disse: "Insieme, possiamo aiutarci. Posati su di me, così tu porgerai le tue ali al vento ed io avrò di nuovo un fiore" La farfalla si illuminò piena di gioia e fece un sorriso. Gli altri animali accorsero ad aiutare la farfalla a salire e la unirono per sempre al verde stelo. Da allora ci sono farfalle che volano ed altre che, trasformate in fiori, si lasciano cullare sugli steli. Nessuno è perfetto; abbiamo tutti bisogno di trovare negli altri quegli aspetti che ci migliorano, ci rendono più completi, ci fanno felici, mettendo in comune le nostre qualità.
Ultima modifica di Admin il Mar Lug 13, 2010 9:11 pm - modificato 1 volta. | |
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| Titolo: Re: Racconti - Racconti della buonanotte Vol. II - Princess91 Mar Lug 13, 2010 9:11 pm | |
| II Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo. Non si era fatto male, ma non poteva più uscire. L'asino iniziò a ragliare sonoramente, e continuò per ore, mentre il proprietario pensava a come farlo uscire. Dopo molte ore il contadino prese una decisione: concluse che l'asino era ormai molto vecchio e che non serviva più a nulla. Inoltre poichè il pozzo era ormai secco pensò di chiuderlo in qualche modo con l'asino dentro. Quindi chiamò i suoi vicini perché lo aiutassero a seppellirlo vivo, gettando della terra sopra il povero animale. L'asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo e iniziò a piangere disperatamente. Dopo un po' di tempo, però, l'asino rimase quieto, senza emettera alcun suono. Il contadino, curioso di sapere il perchè, guardò verso il fondo del pozzo e rimase sorpreso da quello che vide: ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso, l'asino se ne liberava, scrollandosela dalla groppa, e ci saliva sopra. In questo modo, dopo molta terra, l'asino riuscì a raggiungere l'imboccatura del pozzo, a oltrepassarne il bordo e uscire trottando. La vita andrà a buttarti addosso molta terra e tu sarai dentro a un pozzo. Il segreto per uscire dal pozzo consiste semplicemente nello scuotersi di dosso la terra che si riceve e nel salirci sopra. Accetta la terra che ti tirano addosso, poiché essa può costituire la soluzione e non il problema!!! | |
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| Titolo: Re: Racconti - Racconti della buonanotte Vol. II - Princess91 Mar Lug 13, 2010 9:13 pm | |
| III Tanto tempo fa c'era una bambina dagli occhi azzurri e dai riccioli dorati. Era figlia di un povero contadino, che in quel periodo, a causa di una carestia, riusciva a stento a portare a casa quei pochi ducati per sfamare la piccola e sua moglie. Era la mattina di Natale e la bambina portò una scatola con un bellissimo fiocco sopra per il papà e disse: "E' per te" Il padre era visibilmente imbarazzato, e aprendo il pacchetto si arrabbiò moltissimo quando vide che dentro non c'era nulla. Disse alla figlia in modo brusco: "Non lo sai che quando si fa un regalo, si presuppone che nella scatola ci sia qualcosa?" La bimba lo guardò teneramente, e con le lacrime agli occhi disse: "Papà...non è vuota. Ho messo dentro tanti baci per te fino a riempirla" Il padre si sentì annientato: si inginocchiò, mise le braccia al collo della sua bimba e le chiese perdono. Per tutto il resto della vita, il padre tenne sempre la scatola vicino al suo letto e quando si sentiva scoraggiato e in difficoltà, apriva la scatola e tirava fuori un bacio immaginario ricordando l'amore che la sua piccola ci aveva messo dentro. | |
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| Titolo: Re: Racconti - Racconti della buonanotte Vol. II - Princess91 Mar Lug 13, 2010 9:23 pm | |
| IV Un uomo, il suo cavallo e il suo cane camminavano lungo una strada. Mentre passavano vicino a un albero gigantesco, un fulmine li colpì, uccidendoli all'istante. Ma il viandante non si accorse di aver lasciato questo mondo e continuò a camminare, accompagnato dai suoi animali: a volte, i morti impiegano qualche tempo per rendersi conto della loro nuova condizione. Il cammino era molto lungo; dovevano salire una collina, il sole picchiava forte ed erano sudati e assettati. A una curva della strada, videro un portone magnifico, di marmo, che conduceva a una piazza pavimentata con blocchi d'oro, al centro della quale s'innalzava una fontana da cui sgorgava dell'acqua cristallina. Il viandante si rivolse all'uomo che sorvegliava l'entrata: " Buon giorno ". " Buon giorno ," rispose il guardiano. " Che luogo è mai questo, tanto bello?" " È il cielo. " " Che bello essere arrivato in cielo, abbiamo tanta sete! " " Puoi entrare e bere a volontà. " e il guardiano indicò la fontana. " Anche il mio cavallo e il mio cane hanno sete ". " Mi dispiace molto ", disse il guardiano, " ma qui non è permessa l'entrata agli animali. " L'uomo fu molto deluso: la sua sete era grande, ma non avrebbe mai bevuto da solo. Ringraziò il guardiano e proseguì. Dopo aver camminato a lungo su per la collina, il viandante e gli animali giunsero in un luogo il cui ingresso era costituito da una vecchia porta, che si apriva su un sentiero di terra battuta, fiancheggiato da alberi. All'ombra di uno di essi era sdraiato un uomo che portava un cappello; probabilmente era addormentato. "Buon giorno" disse il viandante. L'uomo fece un cenno con il capo. " Io, il mio cavallo e il mio cane, abbiamo molta sete. " " C'è una fonte fra quei massi" disse l'uomo e indicando il luogo, aggiunse: "potete bere a volontà ". L'uomo, il cavallo e il cane si avvicinarono alla fonte e si dissetarono. Il viandante andò a ringraziare. " Tornate quando volete ," rispose l'uomo. " A proposito, come si chiama questo posto? " " Cielo. " " Cielo? Ma il guardiano del portone di marmo ha detto che il cielo era quello là! " " Quello non è il cielo, è l'inferno. " Il viandante rimase perplesso. " Dovreste proibire loro di utilizzare il vostro nome! Di certo, questa falsa informazione causa grandi confusioni! " " Assolutamente no. In realtà, ci fanno un grande favore. Perché là si fermano tutti quelli che non esitano ad abbandonare i loro migliori amici ".
Ultima modifica di Admin il Mar Lug 13, 2010 9:25 pm - modificato 1 volta. | |
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| Titolo: Re: Racconti - Racconti della buonanotte Vol. II - Princess91 Mar Lug 13, 2010 9:25 pm | |
| V C'erano una volta quattro candele, che, bruciando, si consumavano lentamente. Si trovavano in un luogo era talmente silenzioso, che si poteva ascoltare la loro conversazione. La prima diceva: "io sono la pace, ma gli uomini non mi vogliono: penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi!" Così fu e, a poco a poco, la candela si lasciò spegnere completamente. La seconda disse: "io sono la fede purtroppo non servo a nulla. Gli uomini non ne vogliono sapere di me, non ha senso che io resti accesa". Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense. Triste triste, la terza candela a sua volta disse: "io sono l'amore non ho la forza per continuare a rimanere accesa. Gli uomini non mi considerano e non comprendono la mia importanza. Troppe volte preferiscono odiare!" e senza attendere oltre, la candela si lasciò spegnere. Un bimbo in quel momento entrò nella stanza e vide le tre candele spente. "ma cosa fate! voi dovete rimanere accese, io ho paura del buio!" e così dicendo scoppiò in lacrime. Allora la quarta candela, impietositasi disse: "non temere piccolo, non piangere: finchè io sarò accesa, potremo sempre riaccendere le altre tre candele: io sono la speranza" con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime, il bimbo prese la candela della speranza e riaccese tutte le altre. Che non si spenga mai la speranza dentro il nostro cuore e che ciascuno di noi possa essere quel bimbo capace in ogni momento di riaccendere con la sua speranza, la fede, la pace e l'amore. | |
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| Titolo: Re: Racconti - Racconti della buonanotte Vol. II - Princess91 Mar Lug 13, 2010 9:30 pm | |
| VI Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza dell'ospitale di una cittadina, non importa quale sia il suo nome. A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto per un'ora ogni pomeriggio. Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza e si riusciva a vedere fuori. L'altro uomo invece doveva restare sempre sdraiato. I due uomini dopo un po' di tempo che erano insieme fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto in giro per il mondo. Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori, così l'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte quelle descrizioni e dai colori del mondo esterno che immaginava. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto, le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barchette, giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e si vedeva la città in lontananza, sullo sfondo. Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena. In un caldo pomeriggio d'estate l'uomo della finestra descrisse una piccola compagnia che stava passando, suonando un motivetto. Sebbene l'altro uomo non potesse vedere nulla, poteva sentire la musica. Passarono i giorni e le settimane. Un mattino il frate che portò loro l'acqua per il bagno trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra, visto che era libero. Il frate fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurato che fosse tutto a posto, lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo che c'era fuori dalla finestra. Essa si affacciava su un muro bianco. L'uomo chiese al frate che cosa poteva avere spinto il suo amico ora morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori da quella finestra. Egli rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. ..a volte si è più felici, rendendo felici le persone a cui teniamo e non noi stessi.. | |
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| Titolo: Re: Racconti - Racconti della buonanotte Vol. II - Princess91 Mar Lug 13, 2010 9:33 pm | |
| VII C'era una volta un giovane in mezzo a una piazza gremita di persone: diceva di avere il cuore più bello del mondo, o quantomeno della vallata. Tutti quanti gliel'ammiravano: era davvero perfetto, senza alcun minimo difetto. Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il cuore più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano, più il giovane s'insuperbiva e si vantava di quel suo cuore meraviglioso. All'improvviso spuntò fuori dalla folla un vecchio, che disse: "Beh, a dire il vero.. il tuo cuore è molto meno bello del mio." Quando lo mostrò, aveva puntati addosso gli occhi di tutti: della folla e del ragazzo. Certo, quel suo cuore batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici. C'erano zone dove dalle quali erano stati asportati dei pezzi e rimpiazzati con altri, ma non combaciavano bene: il cuore per questo risultava tutto bitorzoluto e, per giunta, era pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi. Così tutti quanti osservavano il vecchio, colmi di perplessità, domandandosi come potesse affermare che il suo cuore fosse bello. Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio e scoppiò a ridere: "Starai scherzando!" disse "Confronta il tuo cuore col mio: il mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime." "Questo è vero", ammise il vecchio "Il tuo ha un aspetto assolutamente perfetto, ma non farei mai a cambio col mio. Vedi, ciascuna ferita rappresenta una persona alla quale ho donato il mio amore: ho staccato un pezzo del mio cuore e gliel'ho dato, e spesso ne ho ricevuto in cambio un pezzo del loro cuore, a colmare il vuoto lasciato nel mio. Ma, certo, ciò che dai non è mai esattamente uguale a ciò che ricevi e così ho qualche bitorzolo, a cui però sono affezionato: ciascuno mi ricorda l'amore che ho condiviso. Altre volte invece ho dato via pezzi del mio cuore a persone che non mi hanno corrisposto: questo ti spiega le voragini. Amare è rischioso, ma per quanto dolorose siano queste voragini che rimangono aperte nel mio cuore, mi ricordano sempre l'amore che provo anche per queste persone.. e chissà? Forse un giorno ritorneranno, e magari colmeranno lo spazio che ho riservato per loro. Comprendi, adesso, che cosa sia la bellezza?" Il giovane era rimasto senza parole, e lacrime copiose gli rigavano il volto. Prese un pezzo del proprio cuore, andò incontro al vecchio, e gliel'offrì con le mani che tremavano. Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo; poi prese un pezzo del suo vecchio cuore rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel cuore del giovane. Ci entrava, ma non combaciava perfettamente: faceva un piccolo bitorzolo. Il giovane guardò il suo cuore, che non era più "il cuore più bello del mondo", eppure lo trovava più meraviglioso che mai: perché l'amore del vecchio ora scorreva dentro di lui. | |
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| Titolo: Re: Racconti - Racconti della buonanotte Vol. II - Princess91 Mar Lug 13, 2010 9:37 pm | |
| VIII Raccontano che tanto tempo fa si riunirono in un luogo della terra tutti i sentimenti e le qualità degli uomini. Quando la Noia si fu presentata per la terza volta, la Pazzia come sempre un po' folle propose: "giochiamo a nascondino!". L'Interesse alzò un sopracciglio e la curiosità senza potersi contenere chiese: "a nascondino? di che si tratta?" "é un gioco - spiegò la Pazzia - in cui io mi copro gli occhi e mi metto a contare fino a 1.000.000 mentre voi vi nascondete, e, quando avrò terminato di contare, il primo di voi che scopro prenderà il mio posto per continuare il gioco". L'Entusiasmo si mise a ballare, accompagnato dall'Euforia. L'Allegria fece tanti salti che finì per convincere il Dubbio e persino l'Apatia, alla quale non interessava mai niente. Però non tutti vollero partecipare: la Verità preferì non nascondersi. Perché se poi tutti alla fine la scoprono? La Superbia pensò che fosse un gioco molto sciocco (in fondo ciò che le dava fastidio era che non fosse stata una sua idea) e la Codardia preferì non arrischiarsi. "uno, due, tre..." cominciò a contare la Pazzia. La prima a nascondersi fu la Pigrizia che si lasciò cadere dietro la prima pietra che trovò sul percorso. La Fede volò in cielo e l'Invidia si nascose all'ombra del Trionfo che con le proprie forze era riuscito a salire sull'albero più alto. La Generosità quasi non riusciva a nascondersi: ogni posto che trovava le sembrava meraviglioso per qualcuno dei suoi amici. Che dire di un lago cristallino? Ideale per la Bellezza. Le fronde di un albero? Perfetto per la Timidezza. Le ali di una farfalla? Il migliore per la Voluttà. Una folata di vento? Magnifico per la Libertà. Così la Generosità finì per nascondersi in un raggio di sole. L'Egoismo, al contrario trovò subito un buon nascondiglio, ventilato, confortevole e tutto per sé. La Menzogna si nascose sul fondale degli oceani (non e' vero, si nascose dietro l'arcobaleno!). La Passione e il Desiderio al centro dei vulcani. L'Oblio....non mi ricordo...dove? Quando la Pazzia arrivò a contare 999.999 l'Amore non aveva ancora trovato un posto dove nascondersi poiché li trovava tutti occupati, finché scorse un cespuglio di rose e alla fine decise di nascondersi tra i suoi fiori. "un milione!" - contò la Pazzia. E cominciò a cercare. La prima a comparire fu la Pigrizia, solo a tre passi da una pietra. Poi udì la Fede, che stava discutendo con Dio su questioni di teologia, e sentì vibrare la Passione e il Desiderio dal fondo dei vulcani. Per caso trovò l'Invidia e poté dedurre dove fosse il Trionfo. Non riuscì a trovare l'Egoismo: era fuggito dal suo nascondiglio essendosi accorto che c'era un nido di vespe. Dopo tanto camminare, la Pazzia ebbe sete e nel raggiungere il lago scoprì la Bellezza. Con il Dubbio le risultò ancora più facile, giacché lo trovò seduto su uno steccato senza avere ancora deciso da che lato nascondersi. Alla fine trovò un po' tutti: il Talento nell'erba fresca, l'Angoscia in una grotta buia, la Menzogna dietro l'arcobaleno e infine l'Oblio che si era già dimenticato che stava giocando a nascondino. Solo l'Amore non le appariva da nessuna parte. La Pazzia cercò dietro ogni albero, dietro ogni pietra, sulla cima delle montagne e, quando stava per darsi per vinta, scorse il cespuglio di rose e cominciò a muovere i rami. Quando, all'improvviso, si udì un grido di dolore: le spine avevano ferito gli occhi dell'Amore! La Pazzia non sapeva più che cosa fare per discolparsi; pianse, pregò, implorò, domandò perdono e alla fine gli promise che sarebbe diventata la sua guida. Da allora, da quando per la prima volta si giocò a nascondino sulla terra, l'Amore è cieco e la Pazzia sempre lo accompagna.. | |
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| Titolo: Re: Racconti - Racconti della buonanotte Vol. II - Princess91 Mar Lug 13, 2010 9:38 pm | |
| IX Una madre e suo figlio stanno camminando sulla spiaggia. Ad un certo punto il bambino dice: "Mamma come si fa a mantenere un'amicizia?" La madre guarda il figlio sorridendo e poi gli dice: "Raccogli un pò di sabbia." Il ragazzo si china e raccoglie una manciata di sabbia finissima. La madre allora, sempre sorridendo: "Ora stringi il pugno." Il ragazzo stringe la mano attorno alla sabbia e vede che più stringe, più la sabbia gli esce dalla mano. "Mamma, la sabbia se ne scappa. " "Lo so, caro. Ora tieni la mano completamente aperta." Il ragazzo ubbidisce, ma una folata di vento porta via parte della rimanente. "Anche così non riesco a tenerla. " E la madre, sempre sorridendo: "Adesso raccogline un altro pò e tienila con la mano aperta a cucchiaio. così.. abbastanza chiusa per custodire, e abbastanza aperta per la libertà". Il ragazzo riprova, e questa volta la sabbia non sfugge dalla mano, ed è protetta dal vento. Ecco come far durare un'amicizia. | |
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| Titolo: Re: Racconti - Racconti della buonanotte Vol. II - Princess91 Mar Lug 13, 2010 9:41 pm | |
| X Un bambino tutti i giorni si recava in spiaggia e scriveva sulla spiaggia: "Mamma ti amo!", poi guardava il mare cancellare la scritta e correva via sorridendo. Un vecchio triste passeggiava tutti i giorni su quel litorale, e lo vedeva giorno dopo giorno scrivere la stessa frase, e guardare felice il mare portargliela via. Fra sé e sé pensava: "Questi bambini, sono così stupidi ed effimeri." Un giorno si decise ad avvicinare il bambino, che non avrà avuto più di dieci anni, e gli chiese: "Ma che senso ha che tu scriva -Mamma ti amo!- sulla sabbia che poi il mare te la porta via. Diglielo tu che le vuoi bene." Il bambino si alzò, e guardando l'ennesima scritta cancellata dall'acqua salata disse al vecchio: "Io non ce l'ho la mamma! Me l'ha portata via Dio, come fa il mare con le mie scritte. Eppure torno qui ogni giorni a ricordare alla mamma e a Dio che non si può cancellare l'amore di un figlio per la propria madre." Il vecchio si inginocchiò, e con le lacrime agli occhi scrisse: "Nora. Ti amo!": era il nome della moglie appena morta, poi prese il bimbo per mano e assieme guardarono la scritta sparire nel mare. ...non stancarti mai di dire un "ti voglio bene" o un "ti amo" alle persone a cui tieni... | |
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| Titolo: Re: Racconti - Racconti della buonanotte Vol. II - Princess91 | |
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