Alla cortese attenzione di Dama Gaia Lanza Branciforti
San Miniato
dì, 5 ottobre 1458
Io, Matteo Bentivoglio detto Maverick_, Vi scrivo questa umile mia per chiederVi la mano della di Voi amata figlia Diana Lanza Branciforti. L'amore che mi spinge a sposarla è un amore puro e sincero; amo Dama Diana per la sua intelligenza, per la sua bellezza interiore, per l'amore e disponibilità che mostra di avere verso il prossimo, per il suo essere sempre presente per tutti e non solo per me e questa è una cosa che ammiro in lei, ma fra tutti i motivi che mi hanno condotto a sceglierla come mia compagna di vita
ne spicca uno in particolare :
L'Amore, quell'Amore con la A maiuscola che provo con certezza e sincerità per lei dal primo giorno che la conobbi ed ora non mi rimane che chiedere a Voi di concedermi la gioia di diventare suo sposo, il fortunato uomo che potrà sostenerla per tutta la sua lunga vita.
Se vorrete concedermi l'immensa gioia di sposarla prometto di onorarla con il mio amore in ogni momento, di prendermi cura costantemente di Lei non facendole mai mancare il mio amorevole sostegno morale ed economico, di proteggere il suo onore e il suo buon nome con la mia stessa vita e prometto che le rimarrò sempre vicino soprattutto nei momenti più cupi e tristi.
Vi porgo i miei più cordiali saluti in trepidante attesa di un Vostra risposta.
Con rispetto
Matteo Bentivoglio